L’importanza del bond picking

27 Ottobre 2020 _ News

L’importanza del bond picking

L’incertezza generata dalla crisi economica derivante dalla pandemia ha aumentato notevolmente l’importanza del bond picking. In un contesto caratterizzato da un'elevata incertezza e volatilità mercati, la valutazione e selezione delle obbligazioni delle aziende da inserire all’interno del portafoglio ha infatti un ruolo sempre più importante. Gli stimoli monetari e fiscali a sostegno delle aziende, erogati tempestivamente sia dalle Banche Centrali che dai Governi, hanno infatti da un lato evitato l’esplosione di nuovi default, dall’altro lato hanno però creato un disallineamento fra i fondamentali aziendali e il livello degli spread di mercato andando ad incrementare notevolmente il numero di imprese definite “zombie”. La gestione del Pharus Sicav Target ha l’obiettivo di aumentare la qualità creditizia del portafoglio attraverso la meticolosa selezione delle singole emissioni in modo da ottimizzare il rapporto rischio rendimento.

 

Stimoli fiscali e monetari

Per far fronte alla crisi economica, le principali banche centrali e i governi hanno unito le loro forze. Il risultato è stato che la spesa pubblica finanziata dal deficit è aumentata notevolmente, come evidenziato dalle azioni fiscali attuate dai governi senza precedenti per circa 11,7 trilioni, o quasi il 12% del PIL globale, che ha spinto il debito dei Paesi avanzati (figura in basso a sinistra) su livelli senza precedenti. Le banche centrali stanno inoltre finanziando i deficit risultanti tramite il supporto monetario, come evidenziato dall’aumento del loro bilancio di circa 6,8 trilioni di dollari e cha ha portato gli assets totali delle principali banche centrali ad un record di 21,2 trilioni (figura in basso a destra). 

 
  

Questi stimoli monetari e fiscali hanno permesso alle aziende di ricevere i prestiti necessari per evitare il fallimento e continuare, ove possibile, la loro attività.

 

Disallineamento fra corporate spread e fondamentali

Gli ingenti aiuti hanno inoltre creato un forte disallineamento fra i corporate spreads e i fondamentali aziendali. Dopo uno spike al rialzo di inizio anno, i corporate spreads sono rientrati in media:  


 

Questo rientro in media degli spread non è stato però accompagnato da un miglioramento dei fondamentali che, come si vede sia dal livello di indebitamento che dalla capacità di ripagare gli interesse, sono addirittura fortemente peggiorati:

Questo disallineamento fra spreads e fondamentali ha ridotto sempre di più il differenziale di rendimento fra aziende di alta e di bassa qualità, rendendo più difficile per l’investitore non esperto la selezione delle aziende sulle quali concentrare gli investimenti.  

 

Aziende "Zombie" 

Il peggioramento dei fondamentali ha inoltre aumentato le cosiddette zombie companies. Il termine aziende “zombie” è stato coniato durate la fase di recessione e stagnazione economica manifestatasi durante il decennio perduto Giapponese all’inizio degli anni 90. Le zombie companies sono aziende che, data la loro bassa reddittività e produttività, generano flussi che riescono solo a ripagare gli interessi sul debito e non l’ammontare del debito stesso. Una volta che le obbligazioni arrivano a scadenza le imprese continuano a rifinanziarsi o tramite il mercato o con l’aiuto delle banche. La percentuale di zombie companies è aumentata notevolmente negli ultimi 10 anni, portando l’ammontare negli Stati Uniti a quasi il 20% del totale:


 

Strategia del Pharus Sicav Target

La strategia di gestione del Pharus Sicav Target si basa su due principi essenziali: la meticolosa selezione delle singole aziende seguendo un metodo di rating proprietario e la forte diversificazione di portafoglio sia geografica che settoriale. Questi principi ci hanno portato innanzitutto a ridurre la componente High Yield rischiosa e a favorire la parte di maggiore qualità, inserendo anche una componente di treasury bond usa che ha funzionato da copertura durante la fase di allargamento degli spreads. Abbiamo inoltre aumentato, durante tutto l’anno, la componente di obbligazioni corporate statunitensi, soprattutto sfruttando i disallineamenti fra qualità creditizia e spread durante la fase di maggior incertezza di Marzo. 
Il fondo mostra quest’anno una performance positiva di circa +0.90%. Questa performance (linea bianca nella figura sottostante) risulta essere sulla parte alta del gruppo dei competitor che evidenziano performance medie inferiori allo zero. Il portafoglio risulta essere caratterizzato da un rating di BB, un yield del 4% già considerando le coperture e una duration di circa il 3.

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