La salute è una priorità, anche per il portafoglio

07 Aprile 2021 _ News

La salute è una priorità, anche per il portafoglio

Con la giornata mondiale della salute si riaccendono i riflettori sul mondo dell’healthcare e più in particolare sull’innovazione tecnologica come trend secolare che non può essere ignorato

“Costruire un mondo più giusto e più sano per tutti”. È questo il tema scelto per l’edizione 2021 della giornata mondiale della salute. Un evento per ricordare la fondazione dell’Oms (era il 7 aprile 1948) e per promuovere a livello globale la sensibilizzazione su argomenti cruciali di salute pubblica di interesse della comunità internazionale. E quest’anno, a poco più di un anno da quando proprio l’Oms ha dichiarato il Coronavirus una pandemia, l’appuntamento con la giornata della salute è ancora più sentito.

La pandemia è arrivata all’improvviso, abbattendosi con forza soprattutto sui Paesi già vulnerabili, ma non solo. Da sanitaria, il Coronavirus è diventato presto anche un’emergenza economica. Le misure che i governi in tutto il mondo sono stati costretti ad adottare per contenere la diffusione del Covid-19 hanno spinto molte imprese ad abbassare definitivamente la saracinesca e al tempo stesso ha fatto aumentare il numero delle famiglie in povertà assoluta.

Ma questa crisi economico-sanitaria ha fatto anche emergere la forza dell’innovazione e una capacità di reazione inimmaginabile fino a poco tempo fa. Basti pensare ai nuovi vaccini a mRna che in meno di un anno sono stati immessi sul mercato da Pfizer e Moderna. Una formula innovativa che non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica (l’mRna, appunto) che serve alla cellula per produrre gli anticorpi fondamentali per combattere il virus.

Questo ci fa capire la forza di un settore, quello dell’healthcare, che grazie alla disruption tecnologica è destinato a crescere a ritmi esponenziali. Anche per effetto dei cambiamenti demografici che stanno interessando il mondo intero, destinato a diventare un “Paese” per vecchi. Secondo le stime dell’Istituto superiore di sanità, entro il 2050 la percentuale di anziani tenderà a raddoppiare, passando all’11% al 22%, mentre nei prossimi 5 anni, per la prima volta nella storia, il numero di persone di età uguale o superiore a 65 anni supererà quello dei bambini al di sotto dei 5 anni. Inoltre, la percentuale di ultra 80 enni nell’Ue-27 sarà 2,5 volte superiore nel 2100 rispetto al 2019, passando dal 5,8% al 14,6 per cento (stime Eurostat).

In questo contesto, il numero di persone bisognose di assistenza a lungo termine è destinato ad aumentare e, secondo le stime di Bruxelles pubblicate nel Libro Verde sull’invecchiamento demografico, arriverà nell’Ue-27 a 23,6 milioni nel 2030 e a 30,5 milioni nel 2050. “L'affidamento sui prestatori di assistenza informale non è più sostenibile, in quanto è sempre più difficile garantire l’aiuto di familiari - si legge nel Libro Verde di Bruxelles - Le famiglie hanno meno figli, i membri vivono più distanti l'uno dall'altro e le donne partecipano maggiormente al mercato del lavoro. Gli Stati si trovano ad affrontare sfide comuni in materia di assistenza a lungo termine, tra cui garantire l'accesso, l’accessibilità economica e la qualità dell'assistenza a lungo termine e una forza lavoro adeguata”.

Questa maggiore attenzione degli Stati all’assistenza a lungo termine rappresenta un volano per il mondo dell’healthcare, che continua a rappresentare una delle principali voci di spesa dei governi (circa il 10% del Pil). D’altronde, una popolazione che invecchia necessità sempre più di cure mediche e di conseguenza di investimenti maggiori indispensabili nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni innovative e all’avanguardia. E tra i settori che più degli altri spiccano per gli investimenti in ricerca&sviluppo c’è il Biotech, con una spesa media che si aggira intorno al 17% del fatturato; percentuale che sale addirittura al 60% nelle società più piccole. Inoltre, sempre il Biotech è un terreno molto fertile per l’innovazione tecnologica, che cambierà radicalmente il concetto di assistenza medica. Tutto questo ci dà l’idea delle opportunità di investimento che il mondo dell’healthcare, e in particolare quello del Biotech, è in grado di offrire in un orizzonte temporale di lungo periodo. Un trend secolare che aggiunge valore al portafoglio e che non può, anzi non deve, essere ignorato.

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