Le Cronache di BoLe | Maggio 2021

07 Giugno 2021 _ News

Le Cronache di BoLe | Maggio 2021
L’ascesa dell’Asia è costante, ma il tifo chi lo fa?

Ho perso il conto del numero di anni consecutivi in cui le strategie asiatiche sono state citate come le più promettenti. Eppure la quota di Asia nei portafogli hedge a livello globale si attesta ancora a valori single digit, un livello in cui siamo bloccati da circa 2 decenni, e in contrasto con la nostra quota superiore al 50% dell'economia globale.

Purtroppo, ironia della sorte, la maggior parte degli hedge fund asiatici è considerata "non investibile". Ciò è dovuto in primo luogo ad AUM relativamente ridotti, che non passerebbero le rigide regole di selezione di molti istituti occidentali, che vietano una sottoscrizione di oltre il 5-10% dell'AUM di un fondo. La cosa divertente è che le medesime istituzioni sono di solito quelle che enfatizzano le partnership a lungo termine con le loro partecipate. Essere uno dei loro principali investitori non sarebbe quindi il modo migliore per allineare gli interessi?

In secondo luogo, c’è il tema che gli hedge asiatici rimangono tipicamente al di sotto degli standard globali, argomento questo che scaturisce in un circolo vizioso, in un cane che si morde la coda. Se é necessaria massa critica in gestione per generare flusso di cassa sufficiente affinché i gestori possano reinvestire nell'infrastruttura e nelle risorse umane al fine di rendere il fondo investibile per gli standard istituzionali, come possono ottenere quella massa critica iniziale se la maggior parte degli istituzionali è diffidente nel rompere la rigida regola delle sottoscrizioni?

Ora, se consideriamo anche l’aspetto ESG, che ultimamente ha suscitato tanto clamore (altra buona ragione questa per i fund selector occidentali di andarci piano quando si avventurano in quello che considerano ancora il "selvaggio selvaggio" Oriente), come gli Hedge asiatici possano fare fronte comune per contrastare questa difficile situazione, è la domanda da porsi, ed è qualcosa su cui noi di Tripod BoLe lavoriamo quotidianamente. Forse è giunto il momento per i manager asiatici di passare all'offensiva, enfatizzando il proprio vantaggio nella generazione di alfa e forse ridefinendo le best practice globali a propria immagine.

Si, negli ultimi tempi i nostri governi hanno cercato di prendere alcune iniziative. Basti pensare alle recenti sovvenzioni e riforme normative messe in atto riguardo gli OFC e i VCC. Ma è corretto guardare solo all’offerta?

Prendiamo in considerazione per un attimo le modalità attraverso cui i consolati di Hong Kong promuovono attivamente i loro manager locali: ho avuto molte opportunità di essere ospite nei principali consolati generali in città, e certamente non avevo nulla a che fare con la politica o il governo pubblico. Questi erano tutti eventi privati organizzati personalmente dai consoli generali poiché alcuni dei gestori emergenti di hedge funds locali erano in città per i roadshow. Gli chef personali servivano antipasti e gli stessi Onorevoli ci coinvolgevano, tra un bicchiere e un altro, in dibattiti relativi agli investimenti. Questo è ciò che considero un sostegno genuino, ed è solo un esempio di come i governi appoggino i loro team in questa intensa competizione per quote di mercato in un'Asia in ascesa.

Mi chiedo se i nostri amici di InvestHK avranno idee simili quando potremo tornare a viaggiare liberamente. Mi chiedo se la nostra amministrazione sarà più decisa nello sfatare accuse e pregiudizi di coloro che sono male informati, visto che Hong Kong è un centro di asset management globale.

Mi chiedo se la nostra stessa Hong Kong Monetary Authority hkma prenderebbe in considerazione un vero e proprio programma per manager emergenti, assegnando più spazio e allocazione a manager locali piuttosto che alle filiali in Queens' Road dei soliti nomi internazionali che adornano le copertine di HFM e Bloomberg all'estero. A pensarci bene, sin dall'annuncio dell'anno scorso, non ho sentito nessuno dei miei colleghi veterani essere nominato come prospect.

Ancora una volta mi rendo conto di suonare come un disco rotto, ma credo fortemente nell’argomento. Possiamo lavorare 24 ore su 24, 7 giorni su 7, cercando di aiutare i nostri manager a raccontare una storia convincente online e offline, virtuale o di persona in questo “nuovo mondo”. Tuttavia, se la nostra intera industria, e meglio ancora, i nostri governi, facessero uno sforzo comune di stampo globale, come quello che fanno tanti altri paesi, sarebbe un modo per risollevarci il morale e tutto seguirebbe più facilmente.

Sappiamo tutti che l'aumento di Hedge asiatici non è un SE ma un QUANDO. E spero vivamente di vedere altri coetanei che la pensano allo stesso modo, unirsi a noi in questa crociata!

In merito alla Piattaforma Tripod BoLe 
Rafforzare talenti di investimento emergenti in Asia e renderli accessibili ad investitori dedicati e a livello globale. In collaborazione con il Gruppo Pharus in Europa e OPIM in Asia, aspiriamo a diventare un ponte dei nostri giorni tra l’Oriente e l’Occidente, allineando gli interessi di tutti e facilitando il flusso efficiente degli investimenti per il miglioramento dei mercati finanziari e l’economia globale

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