Investitori funamboli sul filo dei mercati

25 Giugno 2020 _ News

Investitori funamboli sul filo dei mercati

La scorsa settimana i principali indici americani si sono mossi al rialzo e il Nasdaq ha continuato a macinare nuovi record, sostenuti dalle speranze di ripresa legate alle nuove misure di stimolo da parte delle Banche Centrali e da dati macro sorprendentemente positivi, che hanno fatto balzare il CESI Index delle sorprese economiche sui massimi storici.
In particolare, le vendite di nuove case negli Stati Uniti sono aumentate del +16,6%, oltre le attese degli analisti a maggio, e le vendite al dettaglio hanno raggiunto una crescita pari al 17,7% mese su mese, dal -14,7% di aprile, contro l’8,5% previsto.
Inoltre, i politici statunitensi hanno presentato un piano per le infrastrutture da quasi 1000 miliardi di dollari per far ripartire l’economia dopo l’epidemia, dando gas al settore e al Pharus Sicav Best Regulated Companies.
Anche l’Europa sta tornando a sorridere con i suoi piccoli record: un incremento significativo dell’Indice Pmi, che da 31,9 punti a maggio è salito a giugno a 47,5 punti e ha così toccato l’apice degli ultimi 4 mesi; il settore della manifattura da 39,4 punti è salito a 43; il terziario è arrivato a 47,3 punti. E anche i singoli comparti hanno registrato i risultati migliori dell’ultimo periodo. 
Questi dati hanno dato parecchio ossigeno ai listini azionari del Vecchio Continente.

È però opportuno non dimenticare di investire con prudenza a causa dei rischi all'orizzonte.

Primo fra tutti l'aumento delle infezioni da coronavirus, che potrebbe far deragliare la ripartenza dell'attività economica e, anzi, portare una nuova chiusura parziale dell’economia qualora ci verificasse un’ondata di nuovi casi.
Negli Usa diversi Stati hanno segnalato nell'ultima settimana un aumento dei contagi, soprattutto nelle regioni occidentali e meridionali, tanto che Apple ha deciso di chiudere temporaneamente alcuni punti vendita statunitensi, evidenziando i timori per la lentezza della ripresa (il 17 giugno sono stati registrati 169000 nuovi casi, il numero più alto mai registrato. Fortunatamente il tasso di mortalità è in calo).
Ed è scoppiato un nuovo focolaio in Cina, con 256 nuovi casi registrati tra l’11 e il 23 giugno, e in un mattatoio della Germania, che ha imposto il lockdown al distretto di Guetersloh.

La seconda incognita è se l’economia guarirà del tutto dal Covid-19, tornando ai livelli positivi di prima dell’epidemia: finché le attività commerciali resteranno chiuse, il tasso di disoccupazione non sarà sceso e i consumatori non torneranno a far girare il denaro, sarà difficile debellare il pensiero pessimista attuale. Questa ripresa momentanea porterà a una nuova normalità o dobbiamo rassegnarci a un lento declino dei mercati?

Il terzo rischio è che vadano fuori controllo le distorsioni provocate dalle misure straordinarie della politica fiscale e monetaria espansiva.
La scorsa settimana la Fed ha annunciato il suo programma di acquisti di obbligazioni societarie sul mercato secondario, che continuerà “per tutto il tempo necessario”. Questa situazione sta portando i bond High Yield a salire indistintamente come le azioni poiché la correlazione tra le due asset class è sui valori massimi degli ultimi 20 anni, sia la metà dell’indice composta da rating BB (che favorisce il Pharus Sicav Target) che l’altra metà di qualità medio-bassa.


In portafoglio diventa dunque opportuno investire con maggiore prudenza sull'asset class obbligazionaria più rischiosa.


Questa correlazione rara giustifica anche l’andamento laterale del fondo Pharus Sicav Best Regulated Companies, che può essere appunto definito “il nuovo bond”. Per la sua peculiarità bond-proxy, si sta muovendo più come un fondo obbligazionario che come un fondo azionario, ritardando la salita rispetto all'indice azionario globale proprio per l’alta qualità dei titoli che compongono il portafoglio, più simili ad obbligazioni meno rischiose. Grazie al fenomeno, caratteristico del comparto, della mean reversion (si verifica quando un asset finanziario scambia molto al di sopra o al di sotto del suo valore medio, anche per lunghi periodi di tempo, ma alla fine tende sempre a tornare alla media. Dunque le basse valutazioni inevitabilmente preparano il terreno per prestazioni sorprendentemente buone), nel lungo periodo (stimati circa 6 mesi) il fondo tornerà ad addirittura sovraperformare il mercato. Attualmente si presenta quindi una vantaggiosa opportunità d’acquisto.

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